Si tratta di un rapporto sullo stato dell’arte e di un’analisi comparativa delle pratiche di supporto metodologico sia alla mobilità in entrata dei partecipanti sia a quella in uscita all’interno del quadro dei programmi europei, nazionali o locali, svolti negli ultimi 5 anni.
I contributi seguiranno le attività di ricerca sul campo e bibliografiche effettuate in Francia e negli altri paesi partner. Le principali attività di ricerca previste mirano a verificare se e come le condizioni di valorizzazione dei percorsi di mobilità siano integrate da parte degli attori in gioco e a selezionare metodologie e strumenti utili ad alimentare il contenuto del kit metodologico.
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Questa indagine mira a comprendere le chiavi di lettura dei percorsi di mobilità all’estero – siano esse di lavoro o di formazione – e il valore aggiunto che le aziende offrono in termini di professionalizzazione e sviluppo di competenze. I contributi stabiliranno una sintesi delle opinioni di 170 imprese operati nei cinque paesi del partenariato. Fra gli obiettivi prioritari, la ricerca si propone di:
– Identificare le modalità di coinvolgimento delle imprese nei percorsi di mobilità,
– Finalizzare un supporto che consenta alle aziende di meglio comprendere i programmi di mobilità, le certificazioni europee, e comprendere i benefici in termini di sviluppo di carriera per le persone in fase di inserimento lavorativo,
– Sviluppare metodologie e strumenti per supportare il contenuto del kit metodologico tra cui una guida pratica per la capitalizzazione delle competenze in tutte le fasi della mobilità.
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Si tratta di una guida metodologica, sviluppata a partire dai contributi francesi in materia di orientamento e dalle due ricerche comparative condotte in Germania, Spagna, Italia, Francia e Regno Unito sulle pratiche di accompagnamento messe in atto da parte degli operatori della mobilità e dalle imprese. Sotto forma di una « cassetta degli attrezzi », il kit si propone di fornire consigli operativi, supporto, e strumenti pratici per la fase di inserimento lavorativo e per iniziare un percorso efficace di qualificazione e posizionamento professionale attraverso la mobilità transnazionale.
Progettati per accompagnare in maniera progressiva i candidati, questi passaggi pedagogici integrano la dimensione della “capitalizzazione delle competenze acquisite” al momento della partenza e durante tutte le fasi del processo di mobilità, con tre obiettivi principali:
– Favorire la capacità di individuare le competenze disponibili e definire un progetto veramente in linea con i profili professionali ricercati sul mercato del lavoro,
– Permettere una reale individuazione delle necessità/competenze da acquisire all’estero per ottenere il grado desiderato di professionalità, sia come parte di una transizione scuola/lavoro o di reinserimento professionale,
– Sviluppare una capacità riflessiva permanente per consentire la trasferibilità delle competenze acquisite inerenti a determinati contesti professionali attraverso un percorso di mobilità (capacità interculturali, linguistiche e trasversali).
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